giovedì 22 febbraio 2018

AMPLIARE CON SERRA SOLARE O VERANDA?

Che differenza c'è tra la serra solare e la veranda? Sono strutture leggere da giardino o da terrazza? Permettono di ottenere delle agevolazioni? Permettono di ampliare la casa?
Molte sono le domande che riceviamo da quando si è diffusa la notizia che realizzare una serra solare adiacente ad una casa è vantaggioso perché si può guadagnare termicamente, si può guadagnare superficie in più da annettere alla casa, si possono avere delle agevolazioni fiscali. In realtà però si deve fare attenzione perché spesso si fraintende la serra solare o serra bioclimatica con la veranda.

In questo post cerco di elencare in modo semplice le differenze tra serra e veranda indicando le caratteristiche e l'eventuale titolo edilizio da acquisire, se necessario.

serra solare o veranda AxS


In breve come si possono descrivere?

A prima vista le serre bioclimatiche e le verande sembrano la stessa cosa, in realtà:
  • La serra solare è uno spazio di mediazione climatica delimitato da pareti vetrate, cioè uno spazio intermedio tra interno ed esterno, non riscaldato e permette di accumulare calore, grazie all'effetto serra, da sfruttare come ausilio al riscaldamento della casa.
  • La veranda è uno spazio ottenuto chiudendo, completamente o parzialmente, con infissi vetrati, degli spazi accessori come logge, porticati o terrazze coperte da uno sporto di gronda o da un altro terrazzo soprastante.
Quindi qual'è la sostanziale differenza tra le serre solari e le verande che ne determina la possibilità di realizzazione o meno e incide sulle caratteristiche tecniche specifiche? 

SERRA SOLARE:  è un vero e proprio dispositivo tecnico finalizzato al risparmio energetico attraverso l'accumulo di calore ottenuto dall'irraggiamento solare.
Per questo:
  1. deve essere posta in condizioni ottimali di irraggiamento e con un orientamento preciso da sud est a sud ovest – spesso i regolamenti comunali stessi indicano l'angolo corretto di esposizione
  2. deve essere apribile almeno per 1/3 della superficie complessiva vetrata e schermabile dal sole durante la stagione estiva, per evitare il surriscaldamento della serra e dei locali contigui – si pensi che la temperatura interna alla serra solare può facilmente raggiungere e superare i 60°C
  3. deve essere priva di qualunque impianto di climatizzazione
  4. non si deve configurare come locale abitativo permanente
  5. deve avere uno scambio termico con gli ambienti adiacenti tramite l'aria o il calore trasmesso dalle pareti
I regolamenti locali sono generalmente molto chiari al riguardo: trattandosi di volume tecnico, con una finalità ben precisa, solitamente, oltre al rispetto delle caratteristiche elencate sopra, viene richiesto un calcolo energetico del contributo che la serra solare garantisce alla casa cui viene annessa, in termini di riduzione di consumi di combustibile in inverno. Questo risparmio energetico è valutato secondo le norme UNI, calcolando il guadagno energetico in funzione della differenza di energia dispersa senza la serra a con la serra. In pratica la serra solare deve portare a una riduzione del fabbisogno energetico invernale compreso tra il 10% e il 25%.

Serra solare o veranda AxS 2

VERANDAla sua finalità non è quella di contribuire al risparmio energetico accumulando calore in inverno e quindi non è un dispositivo tecnologico, non deve rispondere a caratteristiche climatiche, non deve avere un orientamento prevalente, così come non è prescritto che abbia la possibilità di schermatura della radiazione solare.

In entrambi i casi si crea un locale “delicato” che può facilmente diventare invivibile, ma nella serra solare si hanno strumenti per la corretta gestione e per il mantenimento dell'equilibrio (perché sono obbligatori), mentre nella veranda no.


A quali normative devono sottostare le serre solari e le verande? Sono opere liberamente eseguibili?

In linea generale gazebo e pergolati possono rientrare tra le opere liberamente eseguibili, mentre serre solari (o serre bioclimatiche) e verande, seppure si tratti di opere di dimensione limitata con un limitato impatto sul territorio, non si possono considerare liberamente eseguibili, ma necessitano di comunicazione all'amministrazione comunale o anche di permesso a costruire.

Solitamente i regolamenti comunali sono la norma di riferimento e stabiliscono le caratteristiche, dimensionali, tecniche e formali, che serre solari e verande devono avere e, in funzione di ciò, viene stabilito che tipo di titolo abilitativo è necessario richiedere.

Localmente poi possono sussistere anche vincoli sull'immobile o sull'area paesaggistica in cui si vuole realizzare una serra solare, una veranda o anche un pergolato, e per questo prima di fare è meglio verificare tutte le normative e le eventuali limitazioni imposte da altri strumenti di tutela vigenti, oltre al regolamento comunale, per non incorrere in sanzioni e obblighi di ripristino dello stato dei luoghi (cioè demolizione di quanto fatto).

A questo si aggiunge il rispetto delle norme igieniche, importante perché pensare di realizzare una serra solare collegandola alla casa tramite una porta finestra esistente potrebbe non essere fattibile, se la stanza comunicante non ha altre finestre che garantiscano il rispetto dei requisiti minimi aeroilluminanti nel momento in cui la porta finestra esistente diventa un passaggio di comunicazione interna.

Per essere certi che la serra solare assolva tutti gli adempimenti e soddisfi i requisiti (dimensione, orientamento, captazione energetica, materiali ecc) è necessario rivolgersi a un tecnico esperto che sia in grado di fare il progetto bioclimatico oltre a quello architettonico e tutte le verifiche del caso. (vedi un progetto di Studio AxS per serra solare bioclimatica QUI e QUI)

Anche per realizzare una veranda è necessario un titolo edilizio e quindi ci si deve rivolgere a un tecnico, ma non è necessario che questo conosca la progettazione bioclimatica.

Serra solare o veranda photo by AxS e FabioC

Esistono delle agevolazioni per la realizzazione di serre solari o di verande?

AGEVOLAZIONE VOLUMETRICA:
Poiché la serra solare è un volume aggiuntivo annesso alla casa, essa non è un'opera liberamente eseguibile, ma è concessa la sua realizzazione anche laddove non sarebbero ammessi aumenti di cubatura. La dimensione realizzabile è comunque contenuta, generalmente proporzionata alla superficie dei locali adiacenti.

La veranda invece non ha limiti di superficie ed è a tutti gli affetti un aumento di volume che è possibile realizzare solo laddove le norme locali permettono l'aumento di cubatura. Non è possibile usufruire di agevolazioni volumetriche riferendosi all'edilizia sostenibile e al risparmio energetico.

AGEVOLAZIONE FISCALE:
Fino alla fine del 2017 nella “Guida alle agevolazioni fiscali per il risparmio energetico” dell'Agenzia delle Entrate, in riferimento agli interventi su edifici esistenti, si leggeva: “Non è stato stabilito quali opere o impianti occorre realizzare per raggiungere le prestazioni energetiche richieste. L’intervento, infatti, è definito in funzione del risultato che lo stesso deve conseguire in termini di riduzione del fabbisogno annuo di energia primaria per la climatizzazione invernale dell’intero fabbricato. Pertanto, la categoria degli “interventi di riqualificazione energetica” ammessi al beneficio fiscale include qualsiasi intervento, o insieme sistematico di interventi, che incida sulla prestazione energetica dell’edificio, realizzando la maggior efficienza energetica richiesta dalla norma.”
Con la legge di bilancio 2018 la detrazione del 65% è stata prorogata al 31 dicembre 2018.

Per questo motivo la realizzazione di una serra solare può ancora rientrare tra le opere di riqualificazione energetica con agevolazione fiscale, facendo riferimento alle prestazioni e al risparmio energetico che essa assicura.
In ogni caso, in attesa anche di ulteriori decreti da parte del Ministero per precisare aspetti tecnici, procedurali e di controllo, rimane sempre valida la detrazione fiscale del 36% per le ristrutturazioni.




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Giulia Bertolucci architetto



Giulia Bertolucci
architetto,
molto attiva in ambito associativo e nel proprio ordine professionale, da sempre interessata alla bioarchitettura si occupa di biocompatibilità e sostenibilità ambientale degli interventi edilizi, risparmio energetico e qualità dei materiali dell'architettura.

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