Case in paglia...ma quale paglia? Ma...la paglia...proprio quella del contadino? Così com’è? Non la trattate?
In questo articolo vediamo quale paglia si utilizza per costruire e in quali forme essa può presentarsi in cantiere.
E comunque sì, è proprio quella del contadino, così com’è!
In questo blog abbiamo già parlato in passato delle case in paglia, delle caratteristiche, dei costi e della durata (articolo Costruire in paglia); adesso ospitiamo un articolo scritto dagli amici di Casa Giusta professionsti nella costruzione di case in paglia.
In questo articolo vediamo quale paglia si utilizza per costruire e in quali forme essa può presentarsi in cantiere.
E comunque sì, è proprio quella del contadino, così com’è!
In questo blog abbiamo già parlato in passato delle case in paglia, delle caratteristiche, dei costi e della durata (articolo Costruire in paglia); adesso ospitiamo un articolo scritto dagli amici di Casa Giusta professionsti nella costruzione di case in paglia.
La paglia, sottoprodotto della coltivazione dei cereali (di fatto è lo stelo della pianta secca), una volta raccolta dal campo viene così stoccata:
ballette: dimensione indicativa 35x45x100 cm, peso tra i 12 e i 25 kg
balloni: da 70x70x200 cm e oltre, peso 2-2.5 quintali
rotoballe
balloni: da 70x70x200 cm e oltre, peso 2-2.5 quintali
rotoballe
Cosa ci è utile per costruire e come?
Ballette e Balloni
E’ stato fisicamente provato e testato che pareti costituite da sole ballette (e ancor di più da soli balloni), ovvero senza alcuna struttura verticale in legno o altro materiale, possono di per sé costituire elemento portante dell’edificio. Esistono infatti edifici, anche in Italia, con “struttura portante in balle di paglia”.
Dal 2009 però la normativa antisismica è cambiata. Questa non vieta la possibilità di progettare e realizzare edifici ascrivendo alle balle capacità strutturali, ma la consente a patto di una procedura di test alquanto onerosa. In pratica, dimentichiamoci per un bel po’ la possibilità di costruire edifici in balle di paglia “autoportanti” in Italia.
E’ pertanto necessario avere una struttura portante da combinare alla parete in balle di paglia.
Sono valide le seguenti linee guida di progettazione:
Pannelli di paglia pressata
In alto esempio costruzione in ballette; in basso costruzione con balloni da un cantiere di Atelier Werner Schmidt | |
Sono valide le seguenti linee guida di progettazione:
- Balloni: “meno ostacoli tra le balle”, meglio è. Ovvero: la costruzione di una parete in balloni “fila liscia” tanto più quanto tra un ballone e un altro non ci si deve imbattere in altri elementi come pilastri, travi, controventi.
- Ballette: “il legno solo dove è funzionale alla posa, non di più non di meno”. Naturalmente, bisogna avere esperienza per capire dove è funzionale e dove no. Altrimenti, la posa delle ballette di paglia in parete diventa un incubo.
Pannelli di paglia pressata
A livello industriale, appositamente creati per l’edilizia, sono disponibili sul mercato pannelli di paglia pressata. Trattasi di pannelli rigidi, di spessore 4 e 6 cm, alti anche oltre 2.5 mt.
Possono risultare molto comodi come pareti divisorie (se comparati alla struttura metallica+pannelli cartongesso).
Possono anche essere utilizzati come casseri a tenere per pareti esterne (da valutare con accortezza l’uso nella facciata esterna) o come pannellatura orizzontale in un solaio di interpiano, data la loro discreta resistenza meccanica.
Trattandosi di un prodotto industriale con una sua lavorazione, il costo non è un fattore da trascurare, a differenza di ballette, balloni e paglia sfusa.
Paglia sfusa
Esempi di pannelli in paglia pressata |
Paglia sfusa
All’inizio e alla fine, c’è sempre lei: la paglia “sfusa” o “sciolta”.
Per molti addetti ai lavori che usano le ballette, questa è il residuo della lavorazione in cantiere. E chi non è mai passato da un cantiere in balle di paglia non ha idea di quanto scarto si produca quotidianamente. Si sta parlando anche di 3-4 big bags al giorno.
Si può preventivamente progettare l’utilizzo come riempitivo isolante per pareti divisorie (operazione semplice che però richiede molto tempo di posa, da valutare attentamente quindi a seconda del costo della manodopera addetta).
Sempre come riempitivo entro due casseri, si può utilizzare in tutte quelle situazioni di pareti perimetrali in cui la posa delle ballette è ardua se non impossibile (zone piene di passaggi di tubi, aree da tamponare “triangolari” come alla sommità delle pareti-timpano, etc).
In alternativa si prendono accordi con ippodromi, stalle, aziende orticole etc. vicine al cantiere per uno “smaltimento” intelligente.
Altrimenti, la paglia sfusa è l’elemento costitutivo della tecnica “terra-paglia”, che prevede di imbibire la paglia in una miscela molto liquida di acqua e argilla, lasciarla un poco asciugare per poi inserirla entro casseri. E’ invalsa la consuetudine di associare questa tecnica più al “mondo” delle case in terra e quindi spesso non è nemmeno menzionata quando si parla delle case in paglia.
Prospettive future già in corso
In conclusione merita menzionare un uso della paglia sfusa di recentissima introduzione nel mercato edilizio, quello che ne prevede la posa tramite la tecnica di insufflaggio. Si annoverano ancora pochissimi casi in tutto il mondo, ma è certo che entrerà a far parte della gamma dei materiali naturali standard da insufflare e, data l’artigianalità della lavorazione con le ballette, si può addirittura sospettare che soppianterà quest’ultima.
Ad oggi (luglio 2021) ci risulta che in Italia una sola ditta abbia previsto di utilizzare la tecnica di insufflaggio per pareti perimetrali con il materiale paglia nei propri cantieri: CasaGiusta. A parità di costo di materiale, i tempi di posa tra ballette e insufflaggio sono di 12 a 1.
Giacomo Mencarini (Casa Giusta)
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