venerdì 14 luglio 2017

IL SEGRETO DELLE CITTA' ECOLOGICHE

Le città devono oggi attivare sistemi di rigenerazione urbana che comprendano l'ecologia, il basso impatto ambientale e la socialità come assi portanti.
Sentito mai parlare di Capitali Verdi? Non si parla di soldi, ma di città. Le città che consapevolmente e grazie a personaggi lungimiranti riescono a dotarsi di programmi efficaci per lo sviluppo futuro che coniughi economia con ecologia, socialità con integrazione, qualità con salubrità.

Nantes Capitale verde

Ogni anno a livello Europeo viene attribuito il riconoscimento di 'Città verde', Nantes è una di queste. La 'Venezia d'Occidente' è stata la meta di un recente viaggio.

Da anni Nantes sta programmando la sua crescita coordinata con i comuni minori che si trovano nell'area metropolitana secondo un processo di pianificazione territoriale estesa. Il modello è quello della città policentrica, articolata in varie polarità collegate, complementari tra loro ma autosufficienti dal punto di vista dei servizi, delle residenze e delle opportunità lavorative.

Come è potuta diventare Capitale Verde?

Nantes è la sesta città della Francia in ordine d'importanza con un'area metropolitana di 600000 abitanti e dalla fine degli anni '90 ha attuato una politica di trasporto sostenibile e di sviluppo della città finalizzata a ridurre l'utilizzo dell'auto e a supportare l'uso di mezzi pubblici e della viabilità leggera. Il suo sindaco (fino al 2014) Rimbert artefice del cambiamento sostiene che la tramvia è stata, e continuerà ad essere, un forte motore per lo sviluppo urbano. Ma la pianificazione territoriale, grazie all'applicazione del programma Agenda 21, ha assunto anche i temi dell’ecologia e della sostenibilità economica e sociale come punti strategici per lo sviluppo, prendendo a riferimento un orizzonte temporale lungo 20 anni.

Le priorità sono: lotta ai cambiamenti climatici, il risparmio energetico e le energie rinnovabili, la mobilità sostenibile, la salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità e lo sviluppo delle eco-tecnologie, la realizzazione degli eco-quartieri, l’equità territoriale e sociale basata sul riconoscimento e la valorizzazione delle diversità e sul coinvolgimento della popolazione.

Quale strategia ha usato Nantes?

Lo schema generale del programma prevede un massiccio intervento edilizio, per far fronte al previsto aumento della popolazione (fino a 100000 nuovi abitanti in 20 anni), di cui l'87% dovrà essere realizzato con interventi di rinnovo urbano senza ulteriore consumo di suolo, prevedendo anche la realizzazione di nuovi servizi e spazi d'incontro per elevare la qualità urbana di alcune zone. Di tutto questo intervento immobiliare la norma francese prevede che il 25% delle residenze debba essere destinato ad edilizia sociale garantendo la stratificazione e l'integrazione di culture diverse.

La strategia applicata è la programmazione di una serie continua di interventi, anche circoscritti, basati sulla logica del restauro e ristrutturazione dell'esistente, prima che di sostituzione, ammettendo però l'innovazione architettonica e funzionale. Questo approccio alla pianificazione è di tipo aperto e consente ampi margini di adattamento nel tempo. Consente inoltre l'attivazione di processi di partecipazione attiva della cittadinanza.

Un ruolo importante nell'attuazione (tutt'ora in corso) della strategia di rigenerazione di Nantes e della sua area metropolitana è svolto da alcuni progetti dal valore strutturale, come la riqualificazione di alcuni grandi quartieri popolari e di alcune aree dismesse, e la realizzazione di svariate nuove linee tranviarie. A questi poi si aggiungono i molti progetti di iniziativa privata tutti allineati a principi base di un piano guida.

programma riqualificazione ile de nantes   

Il segreto di Nantes

Nantes mi ha colpito sia la tranquillità con cui si intende richiamare e accogliere nuovi abitanti, considerando che si tratta di una città che accoglie già una notevole mixitè sociale, sia la qualità generalmente elevata delle architetture realizzate sia con intervento pubblico che privato e la presenza spesso di soluzioni innovative. Questa è la testimonianza che la definizione di un programma preliminare con alcune indicazioni tipologiche, minime regole compositive e sostanziali indicazioni relative alla qualità degli spazi urbani porta ad un generale innalzamento della qualità dei progetti. Nel caso specifico faccio notare poi che molti degli interventi sono frutto di concorsi pubblici e anche privati gestiti in modo corretto e finalizzati non solo ad avere l'idea, ma soprattutto alla realizzazione concreta di una visione. Insomma Architettura applicata per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini.

Tra le aree di intervento del programma di riqualificazione e crescita di Nantes il progetto urbano forse più significativo è quello dell'Ile de Nantes. L'isola al cuore della città delimitata da due rami della Loira che, da zona portuale/produttiva, è divenuta centro vitale attraverso interventi residenziali, sedi culturali e formative, sedi amministrative, riqualificazione delle rive fluviali. Queste ultime hanno ritrovato il loro valore naturalistico e sono state trasformate in spazi pubblici. Non ostruite da una nuova cortina di edificato continuo sono divenute spazio di mediazione tra l'acqua e i quartieri.

facciata paglia Forma 6 

Bureau per lo Sviluppo della Loria Atlantica
Proprio sull'Ile de Nantes si trova un edificio voluto dal Consiglio Generale della Loria Atlantica e sede della divisione per l'architettura, l'urbanistica e l'ambiente. Situato in prossimità della Piazza della Repubblica ospita sale riunioni, spazi espositivi, centro di documentazione per un totale di oltre 3000 mq.
Progettato dallo studio Forma 6 e consegnato nel 2015 ha ottenuto la certificazione ambientale francese HQE e l'etichetta energetica BBC che viene attribuita ad edifici che consumano meno 50kWh/m²/anno.
L'edificio inserito in un tessuto di edifici pre-esistenti ha una forte identità grazie all'originalità della 'facciata vegetale'. Il rivestimento è infatti in paglia lasciata a vista così che oltre a costituire il completamento dello strato isolante dell'edificio funge anche da finitura esterna. Modalità innovativa di utilizzo del canniccio tradizionalmente impiegato solo per le coperture anche nella regione della Loira.


edificio Playtime Tetrarc Nantes  

Playtime
Tra i molti edifici visitati ce n'è un altro che colpisce. Si chiama Playtime ed ospita un fitness club e scuola sportiva al piano terra che costituisce la piattaforma vetrata su cui poggiano due volumi paralleli ma molto diversi tra loro.
Uno verso la linea ferroviaria, alto e compatto, austero nel suo colore scuro che viene acceso da porzioni verde acido e movimentato grazie ad un tessuto teso di fronte alla facciata interna. In questo si trovano 38 appartamenti e 57 alloggi per studenti.
L'altro fronteggiante un boulevard è ottenuto dall'allineamento di 8 alloggi duplex che hanno la forma iconica della casa con annessa serra che funge da giardino d'inverno.
In posizione intermedia tra i due volumi, sospeso sul tetto giardino del centro sportivo, è ben visibile una giocosa struttura di legno. Una passerella di distribuzione e ingresso alle 8 casette
Questo edificio, progettato dallo studio Tetrarc, ha ottenuto nel 2007 il premio Piramide d'oro della Federazione dei promotori immobiliari di Francia, creato per promuovere la qualità, l'innovazione e le buone pratiche in edilizia.

Conclusioni

In un momento in cui l'indirizzo comune è quello di contenere al minimo l'attività di costruzione perché ritenuta energivora, inquinante e paesaggisticamente devastante, sorprende la previsione di crescita per Nantes e la volontà di attuare un programma finalizzato a far crescere la città. L'elemento importante però è che la crescita non è sinonimo di espansione e non è solo economica, anzi tale tipo di sviluppo è subordinato al miglioramento della qualità della vita nell'area, quindi lo si ottiene attraverso la rigenerazione di spazi pubblici, la riqualificazione edilizia di interi quartieri e l'aumento delle possibilità di accesso alla cultura e alle attrezzature.

Per la riconversione ecologica di una città o di un territorio occorrono degli obiettivi chiari, una visione supportata da scelte tecniche e politiche lungimiranti, oltre che da finanziamenti pluriennali coerenti tra loro. Ma queste condizioni raramente si verificano nella realtà Italiana.
Esempi ci sono e allora un buon metodo è iniziare a conoscerli, Nantes è uno di questi.



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Giulia Bertolucci architetto


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