sabato 14 dicembre 2019

QUALITÀ DELL'ARIA INDOOR: UN CASO ESEMPLARE

Solitamente si pensa che l’inquinamento sia fuori dalle nostre finestre, ma la qualità dell’aria negli ambienti confinati è influenzata da molti fattori (anche inquinanti), sia interni che esterni.
È stato dimostrato che case, uffici, scuole e tutti gli altri luoghi dove passiamo la maggior parte del nostro tempo, sono ricchi di sostanze inquinanti di origine chimica, biologica o tellurica.
Sapevi che è possibile fare specifiche indagini per individuare le sostanze inquinanti indoor?

Oggi ti parlo proprio di un monitoraggio ambientale fatto per una persona che avvertiva malesseri nella propria casa.



Grazie a sempre nuovi processi produttivi vengono immesse sul mercato migliaia di sostanze di sintesi chimica, e può accadere (più spesso di quanto si pensi) che queste sostanze siano estranee ai processi di autoregolazione con cui il nostro corpo interagisce con l’ambiente circostante, e che interferiscano sui processi metabolici umani provocando malesseri quotidiani: allergie, intolleranze, irritazioni, sensibilità chimiche, sonnolenze, nevralgie, quando non di peggio. Nel tempo infatti è possibile che si sviluppi una sensibilizzazione alle sostanze chimiche fino ad arrivare alla perdita di tolleranza delle stesse, e che si arrivi anche a sviluppare delle vere patologie.

Su questo blog trovi articoli ( tipo 3 elementi chiave per una casa sana  oppure le vernici all'acqua sono innocue?  ) con indicazioni di metodo per evitare le sostanze inquinanti e non aggiungerle inconsapevolmente ai tuoi ambienti di vita.

Ma veniamo al caso esemplare che mi fa dire con certezza:  
per curare la persona è importante curare anche la casa.

Angela (nome di fantasia) ha visto recentemente l’acuirsi di disturbi proprio quando rimane a casa. Poco più di un anno fa ha fatto dei lavori di rinnovo eliminando una stufa a legna che aveva in cucina e sostituendo il caminetto del soggiorno con uno nuovo a focolare chiuso.

Come aiutare al meglio Angela a capire qual’è la causa dei suoi disturbi?

Partendo dal fatto che gli inquinanti si possono misurare e monitorare, prima di tutto abbiamo escluso la presenza in casa di umidità e manifestazioni fungine. Questo ci ha permesso di porre tutta l’attenzione sulle sostanze inquinanti più tipiche degli ambienti confinati, provenienti sia dalle persone che dalle loro attività, dai materiali da costruzione, dagli arredi, dai prodotti per la pulizia e manutenzione della casa, dagli antiparassitari, dall’uso di colle, adesivi, vernici e solventi. Si tratta sempre di sostanze con caratteristiche intrinseche molto differenti fra loro e con impatti diversi in relazione a persistenza ambientale, tossicità, soglia olfattiva.

Nell'impossibilità oggettiva d'individuare un'unica fonte fisica (sostanza, materiale, oggetto) responsabile del discomfort avvertito da Angela, dopo alcuni sopralluoghi e verifiche puntuali è stato effettuato un monitoraggio ambientale di una settimana attraverso un apparecchio che ha permesso il rilevamento di 15 parametri, come anidride carbonica, PM 2.5 , PM 10, monossido di carbonio, formaldeide e composti organici volatili VOC - tra cui idrocarburi alifatici e aromatici, ammoniaca, terpeni.
Durante la settimana Angela e suo marito sono stati invitati a rispettare le proprie abitudini.

Dall'osservazione dei dati rilevati non è emerso un segnale chiaro circa la fonte dell'emissione delle sostanze negli ambienti, ma è risultata evidente una ciclicità degli eventi che determina il superamento dei livelli di attenzione e di allerta in particolare per la concentrazione indoor di anidride carbonica e VOC (composti organici volatili – sostanze chimiche capaci di evaporare facilmente a temperatura ambiente). Per questo motivo la qualità dell'aria nella casa risulta compromessa.




È stato quindi possibile proporre interventi e fornire raccomandazioni per mitigare le problematiche, tenuto conto che:
  • normalmente, gli occupanti degli edifici risultano esposti non a una singola sostanza, ma a una miscela di sostanze inquinanti, in concentrazioni variabili nello spazio e nel tempo,
  • le emissioni possono essere determinate da cause concomitanti,
  • dopo la lettura e analisi dei dati, correlandoli con le abitudini domestiche e con lo svolgimento di attività, si sono rilevate delle criticità dovute alla presenza di alcuni inquinanti che possono essere ritenuti causa del disagio
  • anche agenti inquinanti a bassa concentrazione, di difficile misurazione, possono determinare effetti sulla salute non ancora completamente noti

CONCLUSIONI

Ognuno può essere esposto costantemente a una miscela di sostanze inquinanti, in concentrazione variabile nel tempo, emesse da sorgenti differenti, e l'esposizione agli inquinanti presenti nell’aria indoor può essere responsabile dell’insorgenza di specifici disturbi o dell’aggravamento di eventuali patologie preesistenti.

Il rilevamento e l’analisi dei composti presenti all’interno degli ambienti indoor permette di valutare la qualità dell’aria, in funzione di valori definiti dalle normative e dalle buone pratiche documentate, e di intervenire per ridurre o mitigare le emissioni ritenute maggiormente dannose.


Studio AxS, che si occupa di progettazione con uso di materiali a basso contenuto di VOC e sostanze tossiche, è in grado di svolgere rilevamenti ambientali, puntuali o prolungati, e consulenze specifiche per l’individuazione della presenza di sostanze dannose alla salute o per la scelta dei prodotti edili più biocompatibili con la redazione di capitolati specifici e la verifica delle schede tecniche dei materiali. 

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Giulia Bertolucci architetto

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Giulia Bertolucci
architetto,
molto attiva in ambito associativo e nel proprio ordine professionale, da sempre interessata alla bioarchitettura si occupa di biocompatibilità e sostenibilità ambientale degli interventi edilizi, risparmio energetico e qualità dei materiali dell'architettura.

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