- Fare una casa in legno è un’ottima scelta sia per le prestazioni che essa garantisce che per i tempi di realizzazione ridotti rispetto ad una casa realizzata con tecnologia tradizionale. (vedi anche Tre motivi per scegliere una casa in legno )
- Vivere in una casa in legno può essere favoloso perché gli ambienti sono salubri e il comfort abitativo è massimo.
- La sicurezza statica e sismica di una casa in legno, e la resistenza al fuoco, sono dimostrate da diversi studi e applicazioni nazionali e internazionali.
- La sostenibilità ambientale di una casa in legno è garantita, perché il legno è un materiale naturale, rinnovabile, che produce bassissime emissioni in fase di lavorazione, anzi durante la sua vita contribuisce a ridurre e controbilanciare la CO2 emessa in altri settori; inoltre alla fine del ciclo di vita il legname può essere reimmesso in ambiente e rientrare nel ciclo naturale
- In fase di produzione, realizzazione e utilizzo il legno non emette sostanze inquinanti o fibre nocive.
- La prefabbricazione è massima con conseguente riduzione di costi e tempi realizzazione, con vantaggi anche per la sicurezza sul lavoro essendo il cantiere di durata ridotta.
Gli edifici sempre più devono essere energeticamente efficienti, acusticamente isolati, staticamente sicuri per questo è importante tenere sempre presente il fatto che il legno è un materiale leggero, che viene assemblato a secco attraverso la sovrapposizione di strati successivi, anche di altri materiali, e che teme l’umidità. (ne ho parlato in Tre criticità della casa in legno )
In estrema sintesi un edificio deve saper combinare un buon comportamento termico invernale, ma anche garantire il comfort estivo, qualunque sia il metodo costruttivo (tradizionale o in legno).
Quali sono le particolarità della casa in legno dal punto di vista termico?
Il fatto che il legno sia un materiale leggero può implicare delle problematiche in relazione alle prestazioni termo igrometriche soprattutto in estate, cioè per quanto riguarda l’isolamento termico e lo sfasamento dell’onda termica.
E’ fondamentale allora valutare tutti i materiali che compongono gli strati della costruzione in legno sia per quello che riguarda la salubrità, sia dal punto di vista del comportamento termico e per quello che riguarda lo sfasamento dell’onda termica. Il legno ha un buon valore di conducibilità termica (cioè ha una ridotta attitudine a trasmettere il calore), ma questo non è sufficiente a garantire il rispetto dei parametri di comfort termo-igrometrico indoor in tutte le stagioni. La normativa pone come caratteristica fondamentale delle pareti perimetrali una massa superficiale maggiore a 230 kg/mq, che il legno non raggiunge.
Ecco allora che sono molto importanti anche le caratteristiche dei vari strati associati al legno affinché questi permettano, soprattutto in estate, di smorzare e ritardare la trasmissione del calore esterno.
Ma non finisce qui!
Considerando che l’efficienza energetica di una casa dipende molto dalle dispersioni che incidono per un 70% delle perdite di calore in inverno, il fatto che la casa venga assemblata a secco può implicare delle problematiche per quello che riguarda la tenuta all’aria (cioè la tenuta alla dispersione dall’interno verso l’esterno), la tenuta al vento (cioè la capacità di impedire l’ingesso di aria dall’esterno) e l’isolamento acustico.
In sostanza si parla di ermeticità, fondamentale per evitare le dispersioni termiche, i ponti acustici e le condense interstiziali, ma caratteristica che si può rivelare critica per quello che riguarda la salubrità dell’aria indoor. (vedi anche Quando lo spiffero è salutare per la casa )
Ecco allora che l’involucro deve essere sia ben progettato che ben eseguito, poiché è importante la scelta di membrane e nastri di tenuta idonei (cioè impermeabili all’aria, ma allo stesso tempo traspiranti e permeabili al vapore) e anche il loro posizionamento all’interno della stratigrafia della parete. Esistono infatti casi documentati di edifici non assemblati nel modo corretto che presentano marcescenze dovute a infiltrazioni o condense, ed è fondamentale sapere che una volta che questo tipo di problema si manifesta in una casa in legno non è così facile da risolvere, spesso impossibile.
Quali sono le particolarità della casa in legno dal punto di vista acustico?
Importante è anche l’attenzione al comportamento acustico delle case in legno. La trasmissione del suono e dei rumori avviene per via aerea e per via strutturale (tipo il rumore da calpestio). Come già detto la casa in legno è certamente una costruzione leggera, non certo dotata di massa, ma il potere fonoisolante è direttamente proporzionale alla massa delle pareti e alla frequenza dei suoni, e inversamente proporzionale alla trasmissione sonora. Considerando però che rispetto a una parete monolitica, a parità di massa, una parete composta da più strati alternati isola meglio, purché i vari strati siano a porosità differenziata, sicuramente scegliere di utilizzare la sola massa della struttura in legno non è valido ne dal punto di vista del risultato ne dal punto di vista economico.
Per sopperire alla carenza di massa quindi nelle case in legno è fondamentale il pacchetto parete che si sceglie, che a maggior ragione deve essere composto da strati di materiali diversi e alternati: rigidi/elastici, pesanti/leggeri.
Un accorgimento che solitamente viene utilizzato è l’uso di una controparete interna che permette, oltre che di raggiungere migliori prestazioni acustiche e termiche, anche di nascondere eventuali giunti strutturali appositamente progettati per interrompere la propagazione del rumore per via strutturale, e ogni canalizzazione impiantistica senza creare problemi.
Una volta curati gli aspetti termici e acustici, la casa in legno è perfetta per la mia famiglia?
Diciamo che oggi il legno sembra il materiale più naturale possibile con cui costruire una casa, in realtà per poter essere durevole, il legno viene trattato con svariati prodotti antitarlo, e incollato per migliorarne la tenuta statica. Inoltre le contropareti di cui parlavo sopra, spesso sono realizzate con materiali prodotti con grandi quantità di collanti di tipo melamminico, ureico, poliuretanico, che purtroppo possono risultare tossici per le persone a causa delle emissioni di composti volatili nocivi all'interno della casa. (vedi anche Tre criticità della casa in legno e anche Tre elementi chiave per una casa sana )
Dato che le contropareti costituiscono la superficie più interna alla casa, quella a contatto con le persone, a parità di prestazione termica e acustica, sono preferibili dal punto di vista della salubrità degli ambienti e del comfort igrometrico i pannelli realizzati con materiali naturali, con ottime caratteristiche di igroscopicità (cioè sono regolatori naturali del tasso di umidità) e una buona massa.
CONCLUSIONE:
L’evoluzione delle tecniche costruttive e di prefabbricazione permette oggi di realizzare anche edifici in legno multipiano, forme e dimensioni pressochè infinite, il tutto ottimizzato dal punto di vista costruttivo e statico. Però gli edifici, le case, sono per le persone, quindi ciò che è importante non sono solo le prestazioni a norma, ma soprattutto il comfort e la salubrità indoor, e il rapporto della casa con le variabili ambientali locali. Per questo è necessario:
- dimensionare correttamente la stratigrafia per essere sicuri di avere il giusto comportamento estivo e invernale,
- controllare in cantiere affinché la posa di ogni materiale sia quella corretta,
- non limitarsi a comprare la casa come proposta dal produttore (magari a catalogo), perché possono esserci migliorie da fare affinché un edificio in legno sia veramente la tua casa
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Giulia Bertolucci architetto
Ulteriori
approfondimenti sul tema casa in legno anche nei seguenti post:
Giulia
Bertolucci architetto, molto attiva in ambito associativo e nel proprio ordine professionale, da sempre interessata alla bioarchitettura si occupa di biocompatibilità e sostenibilità ambientale degli interventi edilizi, risparmio energetico e qualità dei materiali dell'architettura. |
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